Strutture portanti a telaio sono costituite da elementi verticali lineari (pilastri) aventi come unica funzione quella di sostenere l’edificio, e da elementi orizzontali (travi). Il sistema portante “a telaio” prende questo nome dallo schema semplificato che lo caratterizza: un sistema di due pilastri ed una trave connessi rigidamente (cioè con vincoli di incastro), che richiama il principio costruttivo del telaio.
Le strutture intelaiate sono certamente la tipologia più diffusa di strutture in acciaio. Esse sono costituite, come ben sappiamo, da travi e colonne, le prime atte a portare i carichi verticali degli impalcati lavorando in flessione, le seconde atte a raccogliere tali carichi, lavorando in compressione, ed a portarli in fondazione.
Per portare poi i carichi orizzontali (vento e sisma principalmente) si può ricorrere a due soluzioni principali: Si connettono travi e pilastri mediante attacchi a momento (telai a momento), così le forze orizzontali sono portate generando momenti flettenti (e conseguenti tagli) sia nelle colonne che nelle travi;
Si inseriscono controventi verticali a tutta altezza (a X, a V, etc.) che lavoreranno tesi e compressi per le azioni orizzontali, coinvolgendo le due colonne alle quali si connettono e che saranno anch’esse tese o compresse, mentre le altre colonne saranno pendolari e le travi connesse ad esse tramite semplici connessioni a taglio.
Le strutture intelaiate sono certamente la tipologia più diffusa di strutture in acciaio. Esse sono costituite, come ben sappiamo, da travi e colonne, le prime atte a portare i carichi verticali degli impalcati lavorando in flessione, le seconde atte a raccogliere tali carichi, lavorando in compressione, ed a portarli in fondazione.
Per portare poi i carichi orizzontali (vento e sisma principalmente) si può ricorrere a due soluzioni principali: Si connettono travi e pilastri mediante attacchi a momento (telai a momento), così le forze orizzontali sono portate generando momenti flettenti (e conseguenti tagli) sia nelle colonne che nelle travi;
Si inseriscono controventi verticali a tutta altezza (a X, a V, etc.) che lavoreranno tesi e compressi per le azioni orizzontali, coinvolgendo le due colonne alle quali si connettono e che saranno anch’esse tese o compresse, mentre le altre colonne saranno pendolari e le travi connesse ad esse tramite semplici connessioni a taglio.
La tipologia dei telai controventati è più semplice da realizzare e meno costosa di quella dei telai con attacchi a momento.
Pensiamo alla semplicità delle connessioni a taglio, confrontata con quella delle connessioni che devono realizzare incastro tra trave e colonna (connessioni flangiate e bullonate, tronchetti saldati sulla colonna e bullonati sulla trave, saldatura diretta in opera della trave sulla colonna, etc.)
Inoltre i telai controventati sono meno deformabili orizzontalmente, mentre per quelli a momento la deformabilità orizzontale, specie in condizioni sismiche, può essere il fattore dimensionante. I telai controventati hanno però qualche inconveniente: occupano spazio coi loro controventi che impediscono il passaggio in certe campate.
Pensiamo alla semplicità delle connessioni a taglio, confrontata con quella delle connessioni che devono realizzare incastro tra trave e colonna (connessioni flangiate e bullonate, tronchetti saldati sulla colonna e bullonati sulla trave, saldatura diretta in opera della trave sulla colonna, etc.)
Inoltre i telai controventati sono meno deformabili orizzontalmente, mentre per quelli a momento la deformabilità orizzontale, specie in condizioni sismiche, può essere il fattore dimensionante. I telai controventati hanno però qualche inconveniente: occupano spazio coi loro controventi che impediscono il passaggio in certe campate.