La piattabanda è un elemento strutturale usato per delimitare superiormente vani di porte o di finestre, di luce non molto grande, scaricando il peso della muratura sovrastante sui fianchi del vano. Dal punto di vista costruttivo, la piattabanda è una struttura spingente, ovvero non può rimanere in piedi se non è frenata con rinforzi sui lati, poiché la sua messa in opera comporta delle spinte sia verticali che laterali.
Si differenzia dall’architrave perché non è una struttura monolitica, cioè formata da un unico blocco di pietra. Impropriamente però, sono anche denominati piattabanda gli architravi di ferro o cemento armato, posti sopra i vani aperti nei muri portanti; tali strutture non esercitano sulle spalle dei vani alcuna spinta orizzontale, ma trasmettono soltanto forze verticali.
L’incamiciatura metallica di pilastri in c.a. mediante angolari e calastrelli (steel jacketing) è una tecnica comunemente adottata, per migliorare la capacità resistente e deformativa di edifici esistenti. Nel caso in cui gli angolari non siano direttamente posti in contatto con le zone nodali (in corrispondenza di travi e solai), la definizione del modello computazionale della sezione trasversale deve essere gestita con cautela poiché differente è il regime di trasferimento degli sforzi che si instaura.
Nel caso di applicazione di uno strato intermedio di malta fra acciaio e calcestruzzo, l’effettiva capacità di carico degli angolari è funzione della pressione di laterale confinamento, della coesione e del coefficiente di attrito fra i materiali.
Si differenzia dall’architrave perché non è una struttura monolitica, cioè formata da un unico blocco di pietra. Impropriamente però, sono anche denominati piattabanda gli architravi di ferro o cemento armato, posti sopra i vani aperti nei muri portanti; tali strutture non esercitano sulle spalle dei vani alcuna spinta orizzontale, ma trasmettono soltanto forze verticali.
L’incamiciatura metallica di pilastri in c.a. mediante angolari e calastrelli (steel jacketing) è una tecnica comunemente adottata, per migliorare la capacità resistente e deformativa di edifici esistenti. Nel caso in cui gli angolari non siano direttamente posti in contatto con le zone nodali (in corrispondenza di travi e solai), la definizione del modello computazionale della sezione trasversale deve essere gestita con cautela poiché differente è il regime di trasferimento degli sforzi che si instaura.
Nel caso di applicazione di uno strato intermedio di malta fra acciaio e calcestruzzo, l’effettiva capacità di carico degli angolari è funzione della pressione di laterale confinamento, della coesione e del coefficiente di attrito fra i materiali.
L’attribuzione di tali parametri meccanici non è immediata e la definizione del modello computazionale richiede accorgimenti specifici. Il presente studio è dedicato all’implementazione di un modello numerico per le sezioni in c.a. rinforzate, includente gli effetti dell’interazione attritiva di interfaccia. Il modello è calibrato e validato attraverso il confronto con i risultati di una campagna sperimentale su campioni di colonne rinforzate soggette a compressione e pressoflessione. Sulla base dei risultati viene infine proposta una procedura analitica semplificata per la definizione dei domini di resistenza delle sezioni rinforzate, fornendo i parametri di taratura del legame stress-block per il calcestruzzo.
Il rinforzo di L’incamiciatura metallica di pilastri in c.a. mediante angolari e calastrelli (steel jacketing) è una tecnica comunemente adottata, per migliorare la capacità resistente e deformativa di edifici esistenti.
Nel caso in cui gli angolari non siano direttamente posti in contatto con le zone nodali (in corrispondenza di travi e solai), la definizione del modello computazionale della sezione trasversale deve essere gestita con cautela poiché differente è il regime di trasferimento degli sforzi che si instaura. Nel caso di applicazione di uno strato intermedio di malta fra acciaio e calcestruzzo, l’effettiva capacità di carico degli angolari è funzione della pressione di laterale confinamento, della coesione e del coefficiente di attrito fra i materiali.
Il rinforzo di L’incamiciatura metallica di pilastri in c.a. mediante angolari e calastrelli (steel jacketing) è una tecnica comunemente adottata, per migliorare la capacità resistente e deformativa di edifici esistenti.
Nel caso in cui gli angolari non siano direttamente posti in contatto con le zone nodali (in corrispondenza di travi e solai), la definizione del modello computazionale della sezione trasversale deve essere gestita con cautela poiché differente è il regime di trasferimento degli sforzi che si instaura. Nel caso di applicazione di uno strato intermedio di malta fra acciaio e calcestruzzo, l’effettiva capacità di carico degli angolari è funzione della pressione di laterale confinamento, della coesione e del coefficiente di attrito fra i materiali.